Con la Sentenza n. 51572 pubblicata il 20 dicembre 2019, dai giudici di legittimità della II Sezione Penale, viene dichiarato legittimo il sequestro preventivo operato sui beni conferiti in un trust da parte della madre di un indagato per truffa, in quanto è provato come tale trust sia stato istituito meramente a fini simulatori.

I giudici della cautela hanno evidenziato come i beni conferiti in trust erano effettivamente rimasti nella materiale disponibilità del beneficiario, sottoponendo come prova i seguenti fatti:

  • il trustee poteva essere revocato in ogni tempo,
  • durante la durata del trust si era verificata una significativa alternanza di trustee nella sostanza tutti nominati dall’indagato,
  • il trustee non aveva effettiva conoscenza della consistenza dei beni conferiti
  • l’indagato interferiva nella gestione del patrimonio, limitando l’autonomia del trustee,
  • il commercialista del trust ha ricevuto l’incarico da parte del beneficiario stesso, il quale forniva direttamente la documentazione

Alla luce di tutti questi fatti, la Suprema Corte conferma La simulazione del trust e dichiara ammissibile il sequestro preventivo dei beni ivi conferiti .

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