Nella giornata di venerdì 20 dicembre 2019 il Dipartimento del Tesoro, unitamente al Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato la bozza di Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, circa il Registro dei Titolari Effettivi delle imprese dotate di personalità giuridica, delle persone giuridiche private, dei trust e degli istituti e soggetti giuridici affini, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 231/2007 (di cui avevamo parlato nell’articolo pubblicato il 2 dicembre 2019).

Secondo quanto previsto nella bozza in commento, incaricati di comunicare i dati circa la titolarità effettiva delle imprese dotate di personalità giuridica saranno gli amministratori, i quali dovranno adempiervi entro il 15 marzo 2021. Per le imprese di istituzione successiva a tale data, invece, le comunicazioni dovranno pervenire entro 30 giorni dalla costituzione.
Il testo della bozza di Decreto contiene anche una serie di disposizioni circa le modalità con cui le imprese dotate di personalità giuridica, le persone giuridiche private, i trust produttivi di effetti giuridici rilevanti a fini fiscali e gli istituti giuridici affini ai trust dovranno alimentare il Registro con i dati attinenti la propria titolarità effettiva, potranno accedervi e consultare le informazioni ivi disponibili.

Incaricato dell’istituzione materiale del Registro dei Titolari Effettivi è il Registro delle Imprese, che vi adempierà tramite la creazione di un’apposita Sezione speciale dedicata. Il responsabile del trattamento dei dati personali è la Camera di Commercio competente per territorio.

Per la consultazione del contenuto della predetta Sezione speciale, i soggetti obbligati ex art. 3 D.Lgs. 231/20017, secondo quanto previsto nella bozza, dovranno primariamente accreditarsi al servizio di consultazione, versare il contributo di segreteria e successivamente sottoscrivere un’autocertificazione, resa ai sensi del DPR 445/2000, attestante l’appartenenza del soggetto richiedente a una delle categorie di cui al predetto articolo 3.

Il testo della bozza è posto in consultazione pubblica, fino al 28 febbraio 2020, per consentire ai soggetti interessati di comunicare osservazioni e suggerimenti ai competenti uffici del Governo, i quali ne terranno conto nella formulazione del testo definitivo.

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